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I GIUDICI LIVATINO E SAETTA SU FACEBOOK Facebook è il più diffuso social network del mondo, cioè il modo più efficace per mettersi in contatto con i propri amici e conoscenti, e condividerne passioni o gusti comuni. Proprio per la sua massiccia diffusione, Facebook è diventato teatro di battaglie sociali, culturali, e oggetto di polemiche anche vivaci sui mass-media. Recentemente, si è parlato della presenza, all’interno di Facebook, di siti dedicati a mafiosi come Totò Riina, o pagine che inneggiano alla mafia. Ma al suo interno è possibile anche trovare siti che diffondono messaggi positivi, e che promuovono il ricordo delle vittime della mafia. Effettuando una breve ricerca basata sui nomi dei giudici canicattinesi Rosario Livatino e Antonino Saetta, abbiamo trovato diversi “gruppi”, cioè pagine a loro dedicate, dove è possibile iscriversi, lasciare commenti e messaggi, e proporre iniziative utili. Il gruppo più numeroso si chiama “I Giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta”: fondato dal Canicattinese Alfonso Messina, oggi (febbraio 2009) risulta formato da 2.657 membri. Poi ci sono altri gruppi, meno numerosi, ad esempio “Ricordiamo il Giudice Livatino come Falcone e Borsellino”, che conta 1119 membri, creato da Concetta Alfieri, Salvatore di Salvo e Peppe Giordano; “Amici del giudice Rosario Livatino” del licatese Lorenzo Peritore, con 184 iscritti; “Amici del giudice Livatino”, di Vincenzo Bulgarelli, con 160 membri. Inoltre ci sono molti altri gruppi dedicati genericamente a tutte le vittime della mafia, dove i giudici Saetta e Livatino vengono spesso menzionati. “Si tratta di iniziative sicuramente lodevoli - afferma Riccardo
La Vecchia, dirigente dell’Associazione ‘Amici del Giudice
Rosario Livatino’, e appassionato frequentatore di Facebook
– e il loro successo è una ulteriore prova dell’attenzione,
da parte del “popolo della rete”, verso questi modelli
positivi, e verso il loro messaggio. Ovviamente, non sono iniziative
‘ufficiali’, ma non possiamo che guardare con simpatia
alla diffusione di questo fenomeno sociale”.
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